L’aorta è il principale vaso sanguigno del nostro corpo e decorre dal cuore attraverso il torace fino a raggiungere l’addome, dove si divide per fornire sangue agli arti inferiori. Un aneurisma aortico addominale (AAA) è una dilatazione permanente di una porzione del tratto addominale dell’aorta, il cui calibro normale è 1,5-2 cm. Quando il calibro è maggiore di una volta e mezzo questo valore (quindi 3 cm) si parla di aneurisma; se è compreso tra 2 e 3 cm si parla di ectasia (dilatazione). Col tempo, nel tratto dilatato la parete dell’aorta può indebolirsi e la forza della normale pressione sanguigna può causarne la rottura.
Sebbene l’esatta causa dell’AAA non sia nota, vi sono alcuni fattori di rischio associati alla patologia: età superiore ai 50 anni negli uomini e 60-70 anni nelle donne, presenza di familiari che hanno avuto la stessa condizione, fumo o storia di fumo, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, obesità e altre malattie del cuore o dei vasi sanguigni.
L’AAA è quasi sempre asintomatico. Talora può essere palpato durante un esame obiettivo come una massa pulsante in regione ombelicale sinistra; raramente, soprattutto se di dimensioni importanti, può divenire sintomatico e causare dolore al torace, alla schiena o allo scroto. Quando un aneurisma diventa sintomatico, la sua rottura diviene probabile. La rottura dell’AAA si manifesta con nausea e talora vomito, intenso dolore addominale, alla schiena, ai fianchi o all’inguine e rapida perdita di coscienza per l’emorragia interna che, se non tempestivamente trattata, porta rapidamente verso il decesso.
In Italia la rottura dell’AAA causa circa 6000 morti ogni anno: l’80% dei pazienti muore prima di giungere in ospedale, dove la mortalità degli interventi eseguiti in emergenza è del 50%. Tale rischio, al contrario, si riduce al 3% quando l‘intervento può essere fatto in elezione.
Si deduce l’importanza della diagnosi precoce di una condizione di ectasia aortica o di AAA; in un contesto anamnestico ed obiettivo suggestivo, la diagnosi si fonda sull’ecografia e sulla TC. L’ecografia è un esame non invasivo ed ha un’elevata sensibilità, anche se l’eventuale eccesso di gas intestinale o l’obesità possono ridurne le capacità diagnostiche. La TC diviene indispensabile per una corretta pianificazione preoperatoria.
L’ecografia, infine, non è importante solo per la diagnosi ma anche per la sorveglianza (in genere con controlli ogni 6-12 mesi), dei pazienti portatori di ectasia aortica e di AAA asintomatici di piccole dimensioni, quando il rischio della riparazione supera il rischio della rottura. L’intervento chirurgico, infatti, è raccomandato negli aneurismi che superino i 5 cm o in rapido accrescimento, nonché per gli aneurismi sintomatici.
Negli Stati Uniti ai maschi tra i 65 e i 75 anni, fumatori o ex fumatori, viene raccomandato un screening mediante ecografia addominale. Nel Regno Unito lo screening è consigliato a tutti gli uomini sopra i 65 anni.
Anche i nostri specialisti, presso Medicina Ravenna, raccomandano di eseguire una ecografia, esame veloce, non invasivo e i risultati sono forniti subito.
Dott.ssa Paola Dalle Donne
Specialista in radiodiagnostica